Qualche tempo fa mi ha scritto una ragazza molto affezionata al metodo Studiare Diritto Facile la quale mi ha detto: “sai mi trovo davvero bene con il tuo metodo, però ora sono alle prese con un libro di diritto internazionale sui conflitti armati e non ne vengo fuori. Mi sembra che ci siano solo regole di funzionamento! Mi dai una mano a capire dove sbaglio?

Questa ragazza è solo una delle tante studentesse e studenti che mi scrivono per chiedermi suggerimenti per applicare al meglio il metodo SDF. Con questo articolo voglio darti qualche consiglio pratico per migliorare la tua tecnica e per aiutarti a capire meglio come usare le 11 categorie di cui ti parlo nel video sul metodo. Sapere categorizzare in modo corretto il contenuto del tuo libro non solo è il segreto per ogni successo ma anche è il modo più sensato ed efficace per studiare.

Se, al contrario, finissi per usare solo una o due delle 11 categorie che ti ho indicato la tua attività di schematizzazione sarebbe del tutto vana. Tanto varrebbe non fare neanche gli schemi!

schemi di dirittoDal momento che che fare schemi di diritto è sicuramente impegnativo, è caldamente consigliabile fare bene questo lavoro per non perdere anni preziosi della tua vita.

Se dunque, hai l’impressione che fare schemi di diritto internazionale o di qualsiasi altra materia sia un mega lavoro ma che alla fin fine non serva a molto le cose sono due:

a. o non hai un buon metodo per schematizzare, in questo caso ti consiglio di leggere qui e approfondire il Metodo Studiare Diritto Facile;

b. oppure conosci il Metodo Studiare Diritto Facile ma, poiché hai iniziato ad utilizzarlo da poco, devi ancora perfezionare la tua arte.

In ogni caso non perderti questo articolo.

Con questo articolo ti mostrerò come ho reso facilmente accessibili una manciata di pagine di diritto internazionale sui conflitti armati, letteralmente trasformandole.

Il testo di partenza lo trovi qui. Il libro è Diritto dei conflitti armati di Ronzitti.

schemi di dirittoCome puoi vedere già dal primissimo paragrafo questo testo inizia con una dichiarazione lapidaria: “solo gli obiettivi militari possono essere attaccati“. Questa affermazione come puoi immaginare esprime a tutti gli effetti una regola; come accade in tantissimi casi l’autore ti dice prima la regola e poi … forse… ti darà una definizione. Ma a chiunque verrebbe spontaneo domandarsi: cosa diavolo è un obiettivo militare?

Andando avanti nella lettura l’autore si dilunga nel dirti come vari protocolli mai adottati o ratificati si siano presi la briga di spiegare cosa fosse un obiettivo militare con definizioni ad elenco o di altra natura… insomma va avanti a lungo senza dirti che cosa si debba intendere oggi, in base ai protocolli vigenti per obiettivo militare.

Ora stammi a sentire: questo stile va bene per l’autore del libro ma non va bene per te all’esame quindi inizia con il fare ordine. Come?

Così:
schemi di diritto

In primo luogo ricorda: non sei pronto per dare una definizione ci possono essere solo due motivi:

a. dare una definizione non serve perché sarebbe tautologico;

b. non si riesce a dare una definizione perché questa è poco chiara anche agli addetti ai lavori.

Qualunque sia la tua evenienza tu devi metterla in chiaro subito. Solo così potrai metterti a riparo da qualsiasi critica in ordine a una esposizione poco ficcante o illogica.

Da qui in poi identifica e atomizza ogni singolo concetto; se vuoi vedere come lo ho fatto io con i primi paragrafi di questo libro non esitare e clicca qui.

Buona lettura!

Ciao

 

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