Capita a tutti di essere in trepidante attesa per l’uscita delle date d’esame. Le date escono e a questo punto gli scenari sono due:
- Ti ingegni per incastrare tutti gli esami tra i vari appelli, calcolando al decimo di secondo quali sono le date più distanti. Secondo raffinatissimi algoritmi stabilisci che non appena avrai dato Diritto Romano, potrai concentrarti su Diritto Pubblico e poi, forse, se Plutone e Mercurio saranno in posizione favorevole e i tuoi nervi reggeranno, avrai un paio di giorni per affrontare Filosofia del Diritto e… che Dio te la mandi buona!
- Decidi di concentrarti su un unico esame e dare solo quello perché ritieni che le date facciano letteralmente schifo. Tutti gli altri esami li farai a settembre e addio ferie a Fuerte Ventura.
In entrambi i casi la situazione è complicata. Figuriamoci poi se per qualche imprevedibile, incomprensibile, ingiusto, oscuro disegno divino le date vengono anticipate!
Se sei uno studente che cerca di incastrare tutti gli esami tra i vari appelli, conosci bene quella sensazione di panico che ti attanaglia quando, facendo mente locale ti rendi conto che hai 4 o più volumi di centinaia di pagine da studiare e sei a mala pena a metà dei primi due.
Se invece sei uno studente risoluto a non sottoporsi a stress eccessivo e decidi di sostenere un esame per volta beh… anche in questo caso la situazione non è rosea. Il piano di studi per una laurea magistrale in giurisprudenza comprende poco più di 30 esami, dando un esame a sessione per un totale di 3 sessioni all’anno, il conto è presto fatto: ti laureerai in 10 anni (a patto che tutti gli esami vadano lisci e il tempo tecnico per scrivere la tesi, fare qualche idoneità di lingua e informatica sia matematicamente trascurabile). Il risultato? Se tutto va bene, con un po’ di fortuna sarai sul mondo del lavoro (o della pratica) all’alba dei tuoi 30 anni.
Decisamente troppo tardi. A quell’età conosco colleghi che hanno aperto e avviato uno studio in proprio o sono diventati magistrati/notai/giuristi d’impresa/funzionari dell’agenzia dell’entrate o di qualsiasi altra amministrazione pubblica.
Se tieni conto che per la maggior parte delle professioni giuridiche è necessaria una gavetta di 2 anni, a cui devi aggiungere il tempo tecnico per il superamento di concorsi che vengono banditi una volta l’anno o ancora meno frequentemente, capisci che di questo passo vedrai il tuo primo stipendio attorno ai 35 anni.
Ora, se le tue ambizioni sono diverse o se, molto più semplicemente, vuoi capire una volta per tutte come diavolo si possano sostenere tutti gli esami previsti dal tuo ambizioso piano di studi nei tempi, magari anche senza dover sfruttare la sessione di Settembre, ecco di seguito alcuni consigli:
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INIZIA A STUDIARE SUBITO
Non fare il tragico errore di aprire i libri solo quando hai terminato di seguire le lezioni, qualche settimana prima che inizi la sessione d’esami. Questo è l’errore più comune che viene fatto dai novellini del settore. Si ragiona come ai tempi del liceo quando, con il classico pacco riparatore, si potevano recuperare i numerosi pomeriggi di ozio. Il pacco riparatore ti permetteva di studiare 50/100 pagine nel giro di un weekend e di riuscire a fare una dignitosa figura. Purtroppo però la stessa tecnica si rivela fallimentare quando devi preparare un esame di 500 o più pagine. Il quantitativo di nozioni, molto spesso ben più complesse di quelle che si trovano sui manuali per le scuole superiori, non può essere memorizzato in poco tempo. Non potendo memorizzare i contenuti in una manciata di giorni, questi una volta immagazzinati verranno facilmente rimossi se non hai adottato un buon metodo di studio e un’adeguata tecnica di ripasso;
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PIÙ DISCIPLINE STUDI PIÙ IMPARI
Levati dalla testa l’insensata credenza che, se studi più materie contemporaneamente, i concetti che apprendi si accavalleranno e presto avrai una confusione mostruosa nel cervello. Al contrario! La memoria funziona per collegamenti pertanto più informazioni ci sono nel tuo “magazzino” più sarà facile crearne di nuove. In altri termini più studi, più impari;
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FATTI UN PROGRAMMA REALISTICO A INIZIO CORSO
Fin dall’inizio dell’anno impara a fare un programma realistico e sensato per il tuo studio. Dividi il tempo di studio in due fasi: quella in cui leggi e schematizzi il libro e quella in cui lo memorizzi e ripeti. Ad esempio, se devi dare 1 esame per il quale devi apprendere le nozioni contenute in un manuale di 800 pagine e hai 4 mesi a disposizione, sai che indicativamente hai 3 mesi di tempo per schematizzare tutto e 1 mese per memorizzare. Fatti un calendario dettagliato e rispettalo nel dettaglio. L’ideale è arrivare a sapere esattamente quante pagine al giorno devi schematizzare o ripetere; se “scazzi” il programma, sai che il giorno dopo devi recuperare. Mi raccomando, fai programmi realistici, in cui i sabati e le domeniche non studi o studi solo un paio d’ore. Se non ti concedi delle pause il tuo cervello non sarà collaborativo!
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A TUTTE LE MATERIE LO STESSO IMPEGNO
Concedi lo stesso tempo di studio a materia della stessa difficoltà e importanza. Una volta che hai deciso di preparare due mattoni assieme o comunque di sostenere due esami a distanza di pochi giorni, porta avanti di pari passo le materie scelte. Sicuramente ce ne sarà una più facile, che ti appassiona di più e che ricorderai meglio… non per questo devi preferirla nello studio! Al contrario, se ti senti più ferrato in una materia privilegia lo studio dell’altra. L’ideale è studiare una materia la mattina, l’altra il pomeriggio (se ne hai una terza la sera). Non cambiare materia ogni 10 minuti, è una scelta poco metodica e inconcludente. Crea il tuo rito: mattina-materia A; pomeriggio-materia B; sera-ripasso random/riposo/materia C, a seconda dei casi.
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MEGLIO DI TUTTO UN PO’ CHE UN PO’ DI TUTTO
Meglio sapere un po’ di tutto che tutto di un po’. Questa è LA REGOLA AUREA che devi stamparti in testa se vuoi eliminare già il 70% del rischio bocciatura in qualsiasi esame. Non saltare argomenti, studia tutto il programma dall’inizio alla fine. Tu non hai idea di quanti studenti ho visto uscire incazzati dall’aula d’esame frignando e dicendo “la prima domanda l’ho risposta benissimo, poi mi ha chiesto quella parte di libro che non chiede mai, che manco spiega a lezione, quella che avevo saltato e… ho fatto scena muta! Mi ha detto di tornare al prossimo appello!”. Se sei sicuro di voler fallire, salta parti di programma! Salta le parti che il tuo amico non ha studiato, salta quello che l’assistente non ha spiegato, salta quello che il professore, secondo i più, non chiede mai! Se invece vuoi avere la certezza matematica di prendere SEMPRE almeno 18, studia tutto, magari poco e in modo approssimativo ma studia tutto. Di ogni cosa cerca di sapere almeno la definizione e la regola base. Uno studio completo (per quanto superficiale) ti permetterà di avere sempre le redini del tuo successo in quanto non affiderà mai il buon esito di un esame alla probabilità che ti chiedano qualcosa al posto di qualcos’altro.
Ecco le 5 regole auree da non contravvenire se vuoi organizzare al meglio il tuo appello riuscendo a fare tutti gli esami che ti sei messo come obiettivo della sessione.
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