Di Metodo di studio giurisprudenza si parla ormai ovunque e da chiunque nel web, quindi iniziamo a fare un po’ di ordine.
Per prima cosa ti ricordo che, a differenza della maggior parte dei consigli e suggerimenti che puoi trovare nel web, quello che ho da dirti viene direttamente dalla mia esperienza di studente di giurisprudenza prima e avvocato oggi.
Se ricerchi su Google o su Yahoo o su qualsiasi altro motore di ricerca metodo di studio giurisprudenza troverai invece tantissimi risultati di siti di formatori dedicati allo studio. All’interno di questi siti, per ovvie ragioni, si declina il metodo di studio per le varie facoltà: metodo di studio giurisprudenza, metodo di studio ingegneria, metodo di studio medicina e via dicendo.
Ovviamente, nella maggior parte dei casi chi fornisce consigli sullo studio all’interno di questi siti è semplicemente un formatore che, nella maggior parte dei casi, ha approfondito le tecniche di memoria, i temi della gestione del tempo e della motivazione personale. Sulla scorta di queste sue conoscenze propone un metodo di studio per chi studia giurisprudenza ma anche per tutti gli altri (aspiranti ingeneri, economisti, avvocati ecc.).
Certamente alcuni consigli per lo studio sono validissimi tanto per chi studia giurisprudenza quanto per tutti gli altri, ma lo stesso non si può dire però per il metodo di studio. Cerco di spiegare questo concetto. I principali cavalli di battagli di chi propone un metodo di studio per la facoltà di giurisprudenza (e per qualsiasi altra facoltà) sono:
- Segui le lezioni
- Studia motivato
- Studia con spirito critico e in modo concreto
- Fai degli schemi o delle mappe concettuali
- Studia per cicli
- Utilizza le giuste tecniche di memoria: tecnica dei loci, P.A.V., palazzo della memoria ecc.
- Ripassa
- Esponi ad alta voce e usa con cura i termini tecnici
- Fai un programma di studio e datti degli obiettivi precisi
- Impara dai tuoi errori
Questi i fantastici consigli che ti vengono proposti dai vari formatori che dichiarano di avere il metodo giusto per studiare giurisprudenza.
Sicuramente questi consigli sono validi e utilissimi, lo sono per te che studi giurisprudenza o che devi per qualche ragione studiare diritto ma lo sono anche per tuo cugino che studia scienze politiche o matematica o economia o ingegneria. Sono consigli quasi di buon senso hanno una valenza universale!
Del resto conoscere le tecniche di memoria è sicuramente vantaggioso, lo sarà per te che devi memorizzare il numero di un articolo di codice ma lo sarà anche per il tuo amico che deve ricordare l’anno di nascita di Napoleone o imparare il teorema di Fermat. Tuttavia seguire questi consigli, per quanto utili, non significa avere un metodo di studio per giurisprudenza.
Nessuno di questi consigli si addentra sul tema più importante e spinoso che ha lo studente di giurisprudenza ovvero come selezionare i contenuti da ricordare e come organizzarli in un’esposizione.
Chiarito questo va benissimo fare tesoro delle strategie proposte dai formatori e motivatori tuttavia prendi consapevolezza che si tratta di accorgimenti che costituiscono solo la punta dell’ice-berg e non sono IL metodo di studio.
Ma serve uno specifico metodo di studio giurisprudenza?
Per studiare giurisprudenza hai bisogno di un metodo vero e proprio che ti spieghi come affrontare un testo giuridico (che è diverso da un testo di medicina, matematica e ingegneria) ti aiuti come capire i concetti, come selezionare quelli da sapere, come organizzarli quando li esponi, come utilizzarli per risolvere un caso giuridico (che è diverso dal fare la diagnosi di un paziente, risolvere un problema di matematica o applicare un teorema di fisica).
Chiarito questo per iniziare ad acquisire queste e scoprire il metodo di studio davvero efficace per giurisprudenza ti invito a visitare questa pagina.
Qui troverai innanzitutto un video in cui ti spiegherò come destrutturare un manuale di diritto (o qualsiasi altro testo giuridico come ad esempio una sentenza, un articolo di legge, una circolare, una nota ecc.) utilizzando alcune categorie standard dentro cui “incasellare” i concetti che incontri.
Ti mostrerò queste categorie che non sono solo concettuali ma anche visive: le ho rese sotto forma di pittogrammi in modo che la tua mente le possa ricordare facilmente. In questo modo capirai in fretta
- come aggredire una pagina di diritto ponendoti le giuste domande;
- individuare i concetti più importanti tralasciando quelli secondari o che, comunque non sono fondamentali per il buon esito del tuo esame;
- riorganizzare i contenuti in modo efficace secondo precisi criteri gerarchici, perché non sempre (anzi quasi mai) il tuo testo ti presenta il contenuto nell’ordine in cui ti verrà chiesto di esporlo;
- come utilizzare le immagini per facilitare l’apprendimento e la memorizzazione.
Metodo SDF per studiare giurisprudenza
Va davvero bene il metodo di studio che ti propongo per le tue esigenze?
La risposta è sì, proprio perché non è un insieme di consigli di buon senso validi per qualsiasi materia ma è un metodo di studio per studiare il diritto a qualsiasi livello e per qualsiasi finalità. È un metodo di studio per affrontare gli esami di giurisprudenza, l’esame di avvocato ma anche per affrontare un concorso che richiede la conoscenza di materie giuridiche.
Indipendentemente da quale prova dovrai affrontare per te sarà sempre indispensabile sapere cosa di quella pagina di diritto devi sapere ancor prima di come memorizzare quella pagina di diritto con la tecnica di memoria XYZ.
La principale differenza tra lo studio di un universitario, di uno studente delle superiori o di un concorsista non è il metodo di studio o meno è molto probabilmente la mole di studio da affrontare e la prova che dovrà svolgere. Quindi non ti serve un generico metodo di studio universitario, ma proprio ed esattamente un metodo di studio giurisprudenza.
Il passo successivo, una volta che hai il metodo giusto, è capire quale tipo di impegno dovrai dedicare allo studio.
Quante ore deve studiare uno studente di giurisprudenza?
Se sei uno studente di giurisprudenza ti servirà capire quale sforzo, in termini temporali, dedicare allo studio.
Ovviamente non c’è una risposta univoca perché entrano in gioco tantissime variabili: la prima se sei uno studente a tempo pieno o uno studente lavoratore.
A seconda che tu sia l’uno o l’altro inevitabilmente dovrai fare i conti con una giornata di studio più ridotta.
Immaginiamo per semplicità che tu sia uno studente a tempo pieno e che, dopo aver frequentato le lezioni ed eventuali altre attività curriculari tu abbia una media di circa 5/6 ore al giorno di studio. Come spiego nel mio videocorso è fondamentale che tu faccia una accurata pianificazione di come gestire queste ore e le suddivida adeguatamente in base a quanti esami vuoi dare nella tua sessione. È chiaro che se vuoi rimanere al passo con il tuo piano di studi e avere dei risultati medio alti sarà opportuno studiare tutte le ore a tua disposizione, aumentando il tuo impegno nella fase pre-esame, quando le lezioni vengono sospese.
Se però sei particolarmente veloce a studiare o ti accontenti di risultati mediocri è indubbio che potrai portare avanti i tuoi studi anche studiando molto meno. Un’altra variabile da tenere in conto è che non tutte le università sono uguali nello stivale. In tante Università i docenti, anche per una politica di ateneo di agevolazione dello studente volta ad attirare più iscritti, i programmi sono più snelli. Non è infrequente che al posto dei testi dottrinali classici venga richiesto lo studio su dispense del docente snellite e semplificate. Sicuramente in questo caso il tempo per lo studio sarà meno ma non per questo potrai permetterti di non avere un metodo di studio.
Giurisprudenza è facile se sai come affrontarla
Certamente Giurisprudenza non è nota per essere un’Università facile. Ancora oggi quando dico che sono avvocato molti mi dicono! Ah brava… non deve essere stato facile studiare giurisprudenza.
No, giurisprudenza facile è un po’ un ossimoro, quanto meno se inizi questa facoltà ignaro di quello che ti aspetta.
Ho affrontato questo tema anche in un video in cui do alcune piccole indicazioni su come iniziare giurisprudenza con il piede giusto. Si tratta sostanzialmente di varcare la soglia dell’università avendo già, almeno vagamente chiaro in testa, che cosa aspettarsi.
Tutti potranno raccontarti la loro esperienza, darti i loro consigli. Su youtube proliferano video di ogni tipo di ragazze/i che ti raccontano come studiano giurisprudenza, quanto sia facile per loro e quanto loro siano bravi a studiare i contenuti sono i più svariati:
- Con il mio metodo di studio non si fanno i riassunti
- Con il mio metodo di studio faccio uno schemino e lo metto dentro al libro
- Con il mio metodo di studio gli ultimi giorni li dedico al ripasso
- Con il mio metodo di studio ogni cinque giorni torno indietro al ripasso
- Con il mio metodo di studio rielaboro il libro e non imparo tutto a memoria
- Con il mio metodo di studio faccio schemi a mano perché la memorizzazione è facilitata
- Con il mio metodo di studio faccio schemi a computer perché cosi vado più veloce
- Con il mio metodo di studio non riassumo il libro perché vado troppo lenta
- Con il mio metodo di studio faccio una lettura attiva
- Con il mio metodo di studio i riassunti si fanno in brutta
- Con il mio metodo di studio i riassunti li formatto in un secondo momento
- Con il mio metodo di studio memorizzo i riassunti ripetendoli
- Con il mio metodo di studio memorizzo con la tecnica dei loci
- Con il mio metodo di studio si fanno le mappe mentali
Come vedi i consigli che puoi trovare nel web per avere la vita facile a giurisprudenza sono tantissimi (te ne ho riportati solo alcuni), molti sono anche in contraddizione tra loro.
Questo si spiega con il fatto che studiare giurisprudenza è facile solo dopo che hai acquisito un metodo di studio; come ti ho già spiegato sopra un metodo di studio non sono dei consigli su come sottolineare, come memorizzare o come ottimizzare il tempo. Questi consigli variano da persona a persona e non sono universali, per questo tutti i vari contributi che potrai trovare su youtube spesso saranno discordanti o, in alcuni casi, saranno d’accordo su delle questioni che non sono il metodo vero e proprio ma delle semplici buone prassi di lavoro.
Giurisprudenza diventa quindi facile quando, imparato il metodo di studio lo applichi e lo declini alle tue esigenze. Il un metodo di studio Studiare Diritto Facile è una strategia di analisi, destrutturazione ed elaborazione del manuale, non ti dirà se fare uno schema piuttosto che una mappa mentale o se memorizzare 5 pagine al giorno o fare una memorizzazione con la tecnica dei loci ogni 3 giorni.
In conclusione guarda i contributi che trovi on-line, segui le youtuber che ti raccontano come organizzano la loro giornata di studio, segui i formatori che ti spiegano quanto giurisprudenza può essere facile ma non perdere il tuo focus che è solo quello di avere un metodo che ti consenta di capire cosa stai studiando, individuare le informazioni essenziali, catalogarle e esporle in un’interrogazione, in un atto, in un parere, in un tema scritto.
Esiste un metodo di studio per magistratura ?
Quello che propongo è la necessaria base di partenza. Proprio in un esame che va affrontato con dei temi ampi e su cosi tanto programma l’unica soluzione non può essere che una lucida sintesi mentale.
https://www.studiarediritto.it/prodotto/manuale-sdf-studiare-diritto-e-impossibile-se-non-sai-come-farlo/
Buongiorno ho 53 anni mi sono iscritto a Giurisprudenza per esigenze di lavoro. Sono bloccato mi può aiutare? Grazie! Attendo indicazioni…
Ciao Gianluca inizia da qui: https://www.studiarediritto.it/il-metodo/