A grande richiesta, il video che spiega come studiare procedura penale!
Prima però una doverosa premessa valida per affrontare un po’ tutte le procedure.
Lo studio della procedura penale, civile, amministrativa, tributaria ecc. si differenzia leggermente dalle cosiddette materie sostanziali.
Studiare un diritto sostanziale (ad esempio diritto civile, diritto penale, diritto amministrativo o qualsiasi altro diritto) ti richiede di conoscere semplicemente degli istituti e, ove necessario, saperli collegare tra loro in base a vari criteri (connessione logica, affinitià, differenza ecc.).
Nelle procedure, questa prospettiva di conoscenza degli istituti di per sé sola non basta!
La procedura, infatti, come dice la parola stessa è un “procedere“, pertanto ad una conoscenza statica (es. conoscenza di cosa sono le indagini difensive, di qual’è il contenuto del ricorso al T.A.R. o di quali sono le ipotesi di nullità dell’atto di citazione) richiede l’affiancamento di una conoscenza dinamica. Si tratta cioè di sapere dove si colloca ogni istituto all’interno del procedimento che stai studiando. In alcuni casi potrebbe collocarsi in un punto solo (es. l’atto di citazione si colloca solo all’inizio del processo civile), in altri casi potrebbe collocarsi lungo tutta la durata del procedimento (es. sussistenza dei presupposti processuali, operatività del principio del contraddittorio).
Su questa premessa diventa fondamentale approcciare qualsiasi materia procedurale secondo questo criterio:
1. Conoscenza dinamica di massima
Ciò significa che prima di andare ad analizzare i singoli istituti spiegati nel manuale dovresti avere chiaro, a grandi linee, come si svolge il processo (e le fasi di impugnazione). Non serve una conoscenza approfondita, basta un breve schema. Non puoi iniziare a studiare i poteri di polizia giudiziaria se non ti è chiaro dove si colloca l’udienza preliminare rispetto alle indagini preliminari e al dibattimento. Questo tipo di informazione, nei manuali ben fatti, viene fornita SUBITO, nelle primissime pagine del libro. Nei manuali fatti meno bene si ricava solo dopo aver letto tutto il libro o addirittura non si ricava mai! Siccome lo ripeto, leggere tutto il libro e studiarlo senza avere prima una mappa del procedimento è controproducente, vi consiglio di cercare queste informazioni altrove se il vostro libro non le fornisce.
2. Conoscenza statica
Una volta che avete capito come si struttura a grandi linee, nel suo iter fisiologico, il procedimento che state per iniziare a studiare, potrete cominciare ad analizzare ogni singolo istituto nel dettaglio e saprete collocarlo agevolmente nella mappa di massima che vi siete fatti inizialmente. Ora, non voglio dire che se salti il passaggio 1 sei destinato al fallimento. Probabilmente riuscirai lo stesso, dopo aver letto un paio di volte il manuale a ricostruire l’iter dinamico ma farai un sacco di fatica in più. In pratica è come se ti bendassero e ti infilassero in una qualsiasi fermata della metro di Londra dicendoti: bene, fatti tutte le fermate della linea verde finché non le impari a memoria da capolinea a capolinea. Per carità, tu ti passi una mezza giornata in treno e le fermate alla fine le impari dalla voce della signora che le annuncia ad ogni stop. Ma non sarebbe molto più facile se tu le fermate le imparassi leggendole dalla cartina, dove sono ordinatamente elencate una dopo l’altra su un’ideale linea verde?
Questo è l’approccio che seguo nel video che ti riporto qui sotto. Una breve spiegazione di come è strutturato il primo grado del processo penale, seguita dall’analisi di un istituto specifico (il giudizio abbreviato), ovviamente utilizzando il metodo Studiare Diritto Facile.
Buona visione! 😉
PS.
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